Negli ultimi tempi stiamo assistendo all'invasione, nei siti web, di messaggi che ci raguagliano sulla gestione dei dati nei cookie.
Fastidiosi e spesso invasivi, in realtà queste informazioni sono diventate obbligatorie dall'emanazione della cookie law da parte del Garante della Privacy (2/6/2015).
Pur essendo un convinto promotore della tutela della privacy, ancora una volta vedo in queste imposizioni quel trionfo della cavillosità italiana che riesce a complicare persino cose semplici come la pubblicazione di banali pagine web.
L'effetto è che ogni gestore di siti (finanche quelli personali) dovrà preoccuparsi di verificare che non stia utilizzando cookie di terze parti (magari anche involontariamente) e gli utenti si ritroveranno costretti ad accettare l'informativa (quanti la leggeranno davvero?) per evitare che i messaggi invadano i contenuti che vorrebbero visualizzare.
Io per la mia privacy, piuttosto che preoccuparmi di lasciare qualche dato nei cookie, mi sentirei molto più tutelato se il mio numero di telefono non potesse essere usato in maniera così indiscriminata da call center e operatori vari...